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Releases: link-it/govway

GovWay v3.3.15.p2

31 Oct 13:14
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Bug Fix

Sono state risolte le seguenti vulnerabilità relative alle librerie di terza parte:

  • CVE-2024-38821: aggiornate librerie 'org.springframework.security:*' alla versione 5.8.15

  • CVE-2024-38820: aggiornate librerie 'org.springframework:*' alla versione 5.3.39-gov4j-1

  • CVE-2024-47554:

    • aggiornata libreria 'commons-io:commons-io' alla versione 2.15.1
    • aggiornata libreria 'org.apache.velocity:velocity-engine-core' alla versione 2.4

CVE-2024-45772: aggiornate librerie 'org.apache.lucene:*' alla versione 9.12.0.

Sono stati risolti i seguenti bug:

  • Quando si definivano erogazioni o fruizioni con gruppi di configurazioni specifiche per operazioni, eventuali modifiche alla configurazione CORS venivano applicate solo alle operazioni del gruppo predefinito. Di conseguenza, per le operazioni degli altri gruppi, continuava ad essere utilizzata la configurazione CORS di default.

  • La validazione dei contenuti, successiva alla verifica di una firma WSSecurity, falliva se l'elemento da validare conteneva elementi tipizzati tramite "xsi:type" e la dichiarazione dei namespace dei prefissi associati era presente nell'elemento Envelope della busta SOAP. L'errore riscontrato era simile al seguente: "UndeclaredPrefix: Cannot resolve 'test:EsempioType' as a QName: the prefix 'test' is not declared.".

  • La validazione di un certificato di firma utilizzato in un header WSSecurity, inclusa l'analisi delle CRL, veniva eseguita su tutti i certificati della catena, compresi quelli intermedi, anche se era stato fornito solo il file CRL relativo al certificato finale. Di conseguenza, durante la validazione di un certificato intermedio, compariva l'errore: "No CRLs found for issuer 'cn=ExampleCA,ou=TEST,o=Example,c=IT'". Per risolvere il problema, era necessario fornire un file CRL per ogni certificato, inclusi quelli intermedi. Per evitare questa configurazione complessa e prevenire il fallimento della validazione quando viene fornito un solo file CRL, la configurazione predefinita ora presume che il file CRL sia relativo solo al certificato finale e non viene utilizzato per validare i certificati intermedi.

Inoltre sono state aggiunte utility:

  • per la gestione dell'ora legale e solare, utilizzate nella funzionalità di riconsegna con presenza in carico dei messaggi.

Per la console di gestione sono stati risolti i seguenti bug:

  • la pagina iniziale che consente di effettuare il login nella console (es. http://127.0.0.1:8080/govwayConsole/) restituiva un codice di risposta HTTP 500 invece di 200;

  • nella configurazione di un'API ModI con pattern INTEGRITY_REST, la scelta dell'header HTTP "Custom-JWT-Signature" comporta che la gestione dell'integrità non venga eseguita in modo integrato, ma sia demandata all'applicazione. A causa di questo comportamento, la maschera di configurazione non era del tutto intuitiva e poteva far pensare che si stesse solo modificando il nome dell'header HTTP, mentre in realtà cambiava anche la modalità di gestione dell'integrità. È stata quindi aggiunta una nota esplicativa per chiarire meglio il funzionamento.

Miglioramenti al Profilo di Interoperabilità 'SPCoop'

Se il gateway fruitore riceve dalla controparte erogatrice del servizio un messaggio di errore SPCoop come risposta, la busta viene validata e viene generato un messaggio applicativo di errore che viene ritornato all'applicativo mittente, come descritto nel documento "Sistema pubblico di cooperazione: PORTA DI DOMINIO v1.1", voce "PD_UR-5".

Anche con la voce "Sbustamento SPCoop" disabilitata, viene comunque restituito un messaggio applicativo di errore.

È stata aggiunta la possibilità di modificare il comportamento di default, precedentemente descritto, per inoltrare all'applicativo mittente esattamente il messaggio di errore SPCoop ricevuto dalla controparte.

GovWay v3.3.15.p1

30 Sep 15:12
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Bug Fix

Sono state risolte le seguenti vulnerabilità relative alle librerie di terza parte:

Sono stati risolti i seguenti bug:

  • (#170) abilitando la validazione degli header in una Token Policy di Validazione e inserendo i valori attesi solo per i claim 'typ' e 'alg', si otteneva uno dei seguenti errori inattesi:

    • "JWT header validation failed; null"
    • "JWT header validation failed; Expected claim 'cty' not found"
  • (#171) utilizzando il profilo 'Fatturazione Elettronica' su Tomcat, durante la validazione di una richiesta di notifica di decorrenza termini, nei log diagnostici si manifestava la seguente anomalia:

    • "Eccezione INFO con codice [GOVWAY-5] - EccezioneValidazioneProtocollo: Traccia di una precedente fattura inviata, con identificativo SDI [xxx], non rilevata: Errore durante la ricerca del datasource..."

Inoltre sono state aggiunte utility:

  • per trattare gli attributi mustUnderstand e actor attraverso gli elementi request e response accessibili tramite trasformazioni;

  • è stata aggiunta un'opzione che permette di disabilitare, su singola erogazione o fruizione, il controllo della validità (scadenza) del certificato X.509 utilizzato per firmare un token; la verifica può anche essere condizionata alla presenza o meno del certificato nel truststore.

Per la console di gestione sono stati risolti i seguenti bug:

  • quando si navigava in liste interne a una singola erogazione o fruizione (ad esempio, gli applicativi autorizzati nel controllo degli accessi), il passaggio alla pagina successiva veniva erroneamente mantenuto anche quando si accedeva a una lista di un'altra erogazione o fruizione comportando una visualizzazione scorretta: nella seconda pagina potevano non esserci dati e non era più possibile tornare indietro alla pagina precedente;

  • la maschera di caricamento di un certificato in un applicativo o in un soggetto è stata rivista per rendere più chiaro cosa comporta disabilitare la verifica del certificato.

Per la console di monitoraggio sono stati risolti i seguenti bug:

  • nella distribuzione statistica a 3 dimensioni, personalizzata per esito, non venivano incluse le transazioni gestite con successo;

  • in caso di transazioni fallite per indisponibilità del backend, veniva erroneamente riportata una dimensione per una risposta inesistente nei dettagli del messaggio di risposta, sia quando la richiesta era diretta verso il dominio interno che verso quello esterno, nonostante nessuna risposta potesse esistere a causa del fallimento della connessione.

Infine è stata corretta una anomalia presente all'interno del tool command line 'govway-vault-cli' che ne impediva il funzionamento su database oracle.

GovWay v3.3.15

05 Aug 06:36
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Nuova funzionalità di cifratura delle informazioni confidenziali

È stato aggiunto il supporto alla gestione delle informazioni confidenziali memorizzate su database e delle chiavi/keystore presenti su filesystem attraverso la cifratura/decifratura dei dati mediante una master key, utilizzando uno dei seguenti approcci:

  • HYOK (Hold Your Own Key): le operazioni di cifratura e decifratura avvengono utilizzando una master key presente in un keystore memorizzato su filesystem o all'interno di un HSM.

  • BYOK (Bring Your Own Key): la master key viene depositata su un servizio remoto (es. in cloud). In questo caso, le operazioni di wrap-key e unwrap-key delle informazioni confidenziali vengono gestite tramite chiamate API esposte dal servizio remoto.

La console di gestione è stata modificata per:

  • assicurare la cifratura dei campi contenenti informazioni confidenziali;

  • consentire l'indicazione di una modalità 'unwrap' di un keystore cifrato riferito nella configurazione di un connettore https o nella sicurezza messaggio (es. token ModI);

  • consentire la registrazione di proprietà definite con un valore cifrato nei seguenti elementi di registro:

    • API erogata o fruita
    • soggetto
    • applicativo
    • configurazione globale

È stato inoltre realizzato il supporto per inizializzare una serie di variabili Java che potranno essere riferite in qualsiasi file di proprietà di GovWay presente nella 'directory-lavoro' e nelle configurazioni di GovWay (es. all'interno di una trasformazione).

La definizione di una variabile può essere attuata all'interno di due file differenti:

  • govway.map.properties: le variabili definite in questo file verranno caricate all'avvio di tutte le applicazioni GovWay (es. runtime, console, batch ecc.);

  • govway.secrets.properties: a differenza del precedente file, i valori delle variabili potranno essere definiti cifrati e GovWay si occuperà di decifrarli prima del loro caricamento nel sistema.

Miglioramenti alla funzionalità di Tracciamento

Migliorata funzionalità di tracciamento introducendo la possibilità di
personalizzare l'aggiornamento delle tracce su database e/o su file (FileTrace) in
corrispondenza dei 4 eventi principali della gestione di una richiesta:

  • Richiesta ricevuta
  • Richiesta in consegna
  • Risposta in consegna
  • Risposta consegnata

La modalità di tracciamento può essere personalizzata sia a livello di configurazione generale che per le singole erogazioni o fruizioni. Inoltre, per ogni evento, GovWay può essere configurato per far terminare la richiesta con errore in caso di tracciamento fallito o proseguire segnalando l'anomalia solamente nei log.

Per il caso di richiesta terminata con un errore di tracciamento è stato aggiunto il nuovo esito di 'Tracciamento Fallito'.

Sono state introdotte le seguenti nuove funzionalità di tracciamento su file (FileTrace):

  • possibilità di attivare il tracciamento rispetto all'esito di una transazione;

  • è possibile modificare la configurazione di default per ogni singola erogazione o fruizione, nello specifico per:

    • il file di configurazione che definisce il formato del log;
    • l'attivazione o meno del buffer dei messaggi, che consente di registrare gli header HTTP e il contenuto del payload;
  • possibilità di utilizzare una chiave/keystore cifrata e specificare la policy necessaria per decifrarla, prima di utilizzarla per la cifratura dei dati registrati nel log.

Nel menù principale la configurazione a livello globale del tracciamento e della registrazione messaggi è stata suddivisa in due voci distinte.

Infine è stato modificato il comportamento predefinito in modo che il tracciamento delle richieste che violano una politica di RateLimiting sia disabilitato.

Miglioramenti al Profilo di Interoperabilità 'ModI'

È stato introdotta la gestione del 'soggetto intermediario', che consente di autorizzare una richiesta proveniente da un soggetto identificato sul canale e da un applicativo appartenente a un soggetto differente, identificato tramite token di sicurezza.

Nell'occasione, è stato affinato il processo di autenticazione:

  • Il processo di identificazione degli applicativi veniva inutilmente attivato per l'autenticazione MTLS delle erogazioni, anche se con tale profilo gli applicativi possono essere censiti solamente con credenziale di tipo 'token' o con certificato di firma; tale controllo è stato pertanto eliminato.

  • I controlli di esistenza di un applicativo già registrato con lo stesso certificato sono stati affinati al fine di escludere gli applicativi con profilo di interoperabilità 'ModI' di un dominio esterno, poiché tali certificati non si riferiscono a credenziali TLS ma vengono utilizzati solo per firmare token di sicurezza.

Sono stati apportati i seguenti miglioramenti alla funzionalità di integrazione con la PDND:

  • aggiunta, nelle politiche di Rate Limiting, la possibilità di conteggiare per nome dell'organizzazione ottenuta tramite le API di interoperabilità della PDND;

  • aggiunta la possibilità di modificare sulla singola erogazione o fruizione il comportamento di default per far fallire la transazione nel caso in cui il recupero delle informazioni sul client o sull'organizzazione tramite API PDND fallisca;

  • le informazioni sull'organizzazione, recuperate tramite le API PDND, vengono ora propagate al backend tramite gli header di integrazione: GovWay-Token-PDND-OrganizationName, GovWay-Token-PDND-OrganizationCategory e GovWay-Token-PDND-OrganizationExternal.

Sono infine stati apportati i seguenti miglioramenti:

  • (#161) aggiunta validazione dei campi contenenti codici crittografici come ad esempio il clientId o il KID relativo ai token pdnd;

  • in una configurazione che prevedeva un access token PDND (ID_AUTH_REST_01), il claim 'jti' presente all'interno del token non veniva utilizzato come identificativo messaggio della richiesta, alla quale veniva invece associato un identificativo generato da GovWay. L'anomalia comportava:

    • un doppio tracciamento sia del claim 'jti' che dell'identificativo generato da GovWay;
    • una valorizzazione dell'header di integrazione 'GovWay-Message-ID' con l'identificativo generato da GovWay invece del jti.

Miglioramenti alla funzionalità dei Connettori

È adesso possibile specificare il metodo di autenticazione 'Api Key' (#159) consentendo di inviare al backend una chiave di identificazione veicolata in un header http come descritto nella specifica 'OAS3 API Keys' (https://swagger.io/docs/specification/authentication/api-keys/).

Viene supportata anche la modalità 'App ID' che prevede oltre all'ApiKey un identificatore dell'applicazione, modalità denominata 'Multiple API Keys' nella specifica 'OAS3 API Keys'.

La configurazione permette anche di personalizzare il nome degli header http, rispetto a quanto indicato nella specifica 'OAS3 API Keys'.

Inoltre è stata aggiunta la possibilità di abilitare o disabilitare la funzionalità di 'encoded word' per i valori degli header HTTP, oltre alla possibilità di personalizzarne gli aspetti di codifica per singole erogazioni o fruizioni di API attraverso la definizione di proprietà specifiche.

Miglioramenti alla funzionalità di Gestione dei Token

È ora possibile definire una token policy di validazione tramite una 'well-known URL' come descritto nella specifica 'https://swagger.io/docs/specification/authentication/openid-connect-discovery'.

Inoltre, è stata aggiunta la possibilità di definire il keystore contenente le chiavi necessarie per effettuare una 'validazione JWT' del token, anche indicando un endpoint.

È stata aggiunta la possibilità di utilizzare policy OCSP nei connettori HTTPS riferiti nelle token policy di validazione e negoziazione.

Nella configurazione di una token policy di negoziazione, è ora possibile indicare di utilizzare direttamente il payload di risposta HTTP come access token.

Infine, è stato risolto un problema che si presentava selezionando un'autenticazione HTTPS client nella funzionalità specifica di introspection o userinfo, senza abilitare l'endpoint HTTPS nella sezione token. In questo scenario, la gestione personalizzata dei keystore utilizzati per la connessione HTTPS non veniva attivata.

Miglioramenti alla funzionalità di Sicurezza Messaggio

La funzionalità di verifica dei certificati, abilitabile tramite la console di gestione, include adesso anche la validazione dei keystore riferiti nella configurazione della sicurezza dei messaggi.

Inoltre, è stata aggiunta la possibilità di disabilitare la 'Compliance BSP 1.1' nella validazione di un messaggio contenente WS-Security Username Token.

Infine sono state introdotte opzioni aggiuntive che consentono di modificare alcuni aspetti relativi alla sicurezza del messaggio attuata tramite la libreria 'wss4j', al fine di renderlo interoperabile con altre librerie più datate:

  • encoding in base64 dell'attachment prima o dopo aver applicato la sicurezza;

  • gestione dell'elemento 'InclusiveNamespace' in presenza di lista di prefissi vuota e all'interno dell'elemento 'CanonicalizationMethod';

  • gestione dell'elemento 'KeyInfo' presente all'interno dell'elemento 'EncryptedData';

  • aggiunta o meno delle parentesi uncinate ('<' e '>') nei riferimenti agli allegati;

  • aggiunta dell'header di un attachment all'interno del messaggio cifrato;

  • aggiunto il supporto per lo scambio di chiavi simmetriche di cifratura usando un'altra chiave simmetrica condivisa, tramite la gestione di keystore di tipo 'jceks'."

Miglioramenti alla Console e alle API di Monitoraggio

Sono stati apportati i seguenti miglioramenti alle funzionalità di reportistica:

  • il report 'heatmap' fornito con la distribuzione statistica in 3 dimensioni è stato migliorato per:

    • contenere una legenda che des...
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GovWay v3.3.14

06 Feb 09:50
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Miglioramenti al Profilo di Interoperabilità 'ModI'

Sono stati apportati i seguenti miglioramenti alla gestione dei pattern 'AUDIT_REST_01' e 'AUDIT_REST_02':

  • aggiunta la possibilità di definire dei criteri di validazioni sui claim attesi all'interno del token di audit; i criteri associabili ad ogni specifico claim sono:

    • una lista di valori ammessi;
    • una validazione tramite espressione regolare;
    • indicazione della lunghezza minima e/o massima di caratteri;
  • nella definizione delle informazioni personalizzate da includere nel token di AUDIT è adesso possibile indicare per ogni singolo claim se l'informazione veicolata sia riutilizzabile o meno su differenti chiamate; l'intero token di audit verrà salvato in cache e riutilizzato su differenti chiamate solo se tutti i claim inseriti all'interno del token risultano configurati come riutilizzabili;

  • attivando una configurazione opzionale per il token di audit, l'impostazione veniva ignorata e il token veniva obbligatoriamente richiesto; l'anomalia è stata risolta.

Sono stati apportati i seguenti miglioramenti alla funzionalità di integrazione con la PDND:

  • è stato rivisto il concetto di richiedente di una richiesta di servizio al fine di considerare anche il nome dell'organizzazione recuperata tramite le API PDND, in modo da visualizzarla al posto del clientId durante la consultazione dello storico delle transazioni;

  • sono stati introdotti i seguenti miglioramenti alla console e alle API di monitoraggio per utilizzare i dati individuati tramite le API PDND:

    • nello storico delle transazioni è adesso possibile effettuare una ricerca per nome dell'organizzazione individuata;
    • i dati dei report statistici possono essere filtrati per nome dell'organizzazione;
    • è possibile adesso ottenere una distribuzione per clientId contenente anche le informazioni recuperate tramite le API PDND (nome organizzazione, external-id, categoria);
  • tramite la console di gestione è adesso possibile verificare o eliminare i dati presenti nella cache locale contenente le chiavi pubbliche (JWK) e le informazioni sui client raccolte tramite le API PDND;

  • nella configurazione che consente l'invocazione delle API PDND è adesso possibile:

    • produrre header o parametri della url personalizzati da inoltrare verso la fruizione delle API;
    • disattivare l'invio di credenziali basic;
    • personalizzare le chiamate per tenant in una installazione multi-tenant.

Sono infine stati apportati i seguenti miglioramenti:

  • aggiunto supporto per uno scenario di fruizione ModI in cui sia necessario utilizzare il materiale crittografico definito nella token policy per firmare i token di AUDIT e di INTEGRITY;

  • la validazione dei token 'ModI' non supportava token contenenti claim 'aud' definiti come stringhe di array; è stato aggiunto il supporto in modo da rispettare entrambe le modalità (array of case-sensitive strings or single case-sensitive string) indicate nel RFC 'https://datatracker.ietf.org/doc/html/rfc7519.html#section-4.1.3';

  • la produzione e la validazione dell'header di integrità 'Custom-JWT-Signature' è adesso attivabile anche per metodi senza payload.

Miglioramenti alla funzionalità di Tracciamento

Sono stati apportati i seguenti miglioramenti:

  • anche per le richieste contenenti credenziali non valide, token scaduti o non autorizzati vengono adesso registrate:

    • le informazioni sui claim principali presenti nel token (clientId, subject/issuer, username, eMail);
    • le informazioni recuperate tramite le API PDND (es. nome e categoria dell'organizzazione);
    • l'identificativo autenticato a livello trasporto (principal);
  • sono stati aggiunti nuovi esiti per le transazioni:

    • 'Read Timeout': risposta non ricevuta entro il timeout specificato;
    • 'Request Read Timeout': richiesta non ricevuta entro il timeout specificato;
    • 'Connection Timeout': connessione non stabilita entro il timeout specificato;
    • 'Negoziazione Token Fallita': indica degli errori emersi durante la negoziazione del token;
  • le classi di appartenenza degli esiti sono state riviste al fine di includere il nuovo esito 'Request Read Timeout' e l'esito 'Connessione Client Interrotta' in una nuova classe 'Errore Client Indisponibile';

  • i nuovi esiti relativi a timeout concorrono alla generazione di eventi che consentono all'operatore di indivuare l'occorrenza di errori di timeout senza dove effettuare ricerche puntuali nello storico delle transazioni;

  • le informazioni raccolte tramite le API PDND sono state aggiunte alla base dati di tracciamento in modo da consentirne l'estrazione tramite viste personalizzate;

  • nella funzionalità 'fileTrace' è adesso possibile accedere alle seguenti informazioni ModI:

    • informazioni del token ModI di audit 'Agid-JWT-TrackingEvidence';
    • informazioni recuperate tramite le API PDND.

Miglioramenti alla funzionalità di Correlazione Applicativa

Sono state modificate le seguenti logiche di gestione.

  • Una richiesta non intercettata da nessuna regola di correlazione applicativa, fino alla versione 3.3.13.p1, terminava con l’errore:

    "Identificativo di correlazione applicativa non identificato; nessun elemento tra quelli di correlazione definiti è presente nel body".

    È stato modificato il default in modo da accettare la richiesta. Il precedente comportamento è ripristinabile agendo sulle proprietà della singola fruizione o erogazione di API.

  • Una correlazione applicativa configurata con una modalità d'identificazione basata su header HTTP e un comportamento in caso di identificazione fallita uguale al valore 'accetta', provocava la terminazione con errore della transazione se la richiesta non presentava l'header HTTP configurato. L'errore riportato era il seguente:

    "Identificativo di correlazione applicativa non identificato; nessun elemento tra quelli di correlazione definiti è presente nel body".

    L'anomalia si presentava anche per altre modalità di identificazione nel caso in cui l'identificativo estratto risultasse null o una stringa vuota. È stato modificato il comportamento di default del gateway in modo da considerare entrambi i casi come una estrazione di correlazione applicativa fallita. Il precedente comportamento di accettare identificativi null o stringhe vuote è ripristinabile agendo sulle proprietà della singola fruizione o erogazione di API.

Miglioramenti alla funzionalità di Gestione dei Token

In una token policy di validazione, per un token JWS è adesso possibile aggiungere criteri di validazione dei 'typ', 'cty' e 'alg' presenti nell'header.

È inoltre stata differenziata la cache che conserva i dati recuperati dalle Attribute Authority rispetto alla cache che conserva i token.

Miglioramenti alla funzionalità di Sicurezza Messaggio

Viene adesso consentito l'utilizzo di valori dinamici anche sul flusso di risposta per quanto concerne la funzionalità di sicurezza messaggio.

Inoltre per la funzionalità 'WS-Security Username Token' è adesso possibile definire una mappa di credenziali attese.

Miglioramenti alla Console di Gestione

Su ogni oggetto del registro è adesso possibile indicare una descrizione contenente fino a 4000 caratteri.

Inoltre sono adesso consultabili le informazioni su chi e quando ha creato o modificato un oggetto tramite la nuova voce 'Proprietà' utilizzabile tramite il menù "tre puntini" presente sia nell'elenco che nel dettaglio di un oggetto.

Infine sono state riviste le schede di visualizzazione dei dettagli di una API, di una erogazione o fruizione e di un gruppo di configurazioni per i seguenti aspetti:

  • la descrizione viene visualizzata solo se definita ed è possibile aggiungerla tramite un'azione dedicata presente tra le informazioni sul nome dell'oggetto;
  • vengono visualizzate le informazioni riguardanti la data di creazione, la data di ultima modifica e gli utenti che hanno effettuato tali operazioni.

Miglioramenti alla Console e alle API di Monitoraggio

Sono stati apportati i seguenti miglioramenti alle funzionalità di reportistica:

  • nella funzionalità "Configurazione API" è adesso possibile esportare il report oltre che nel formato 'csv' anche nel formato 'xls';

  • nella funzionalità "Analisi Statistica" è adesso possibile produrre anche una distribuzione statistica in 3 dimensioni: criterio di distribuzione, data e valore.

Miglioramenti all'Installer

Sono stati apportati i seguenti miglioramenti all'installer binario:

  • aggiunti script di svecchiamento delle tracce per tipo di database sqlserver;

  • eliminata la generazione dell'archivio 'govwaySec' prodotto per default tra gli archivi generati per l'application server WildFly; l'archivio è comunque generabile abilitando l'opzione specifica disponibile in modalità avanzata;

  • gli artefatti prodotti dall'installer in caso di scelta del profilo di interoperabiltà 'eDelivery' presentavano i seguenti errori:

    • nell'archivio govway.ear mancava il jar 'openspcoop2_as4-protocol_ecodexBackendStub_cxf.jar';
    • il datasource per wildfly 'domibus-ds.xml' non conteneva il nome jndi 'org.govway.datasource.domibus' atteso.

Bug Fix

La lista completa dei bug risolti è disponibile in https://govway.readthedocs.io/it/latest/releaseNotes/3.3.14/bug.html

Sono state risolte le seguenti vulnerabilità relative ai jar di terza parte:

  • CVE-2023-51074: aggiornata libreria 'com.jayway.jsonpath:json-path' alla versione 2.9.0;

  • CVE-2023-45860: aggiornata libreria 'com.hazelcast:hazelcast' alla versione 5.3.5;

  • CVE-2023-44483: aggiornata libreria 'org.apache.santuario:xmlsec' alla versione 2.3.4;

  • CVE-2023-5072: aggiornata libreria 'org.json:json' alla versione 20231013;

  • CVE-2023-4586: aggiornata libreria 'io.netty:*' alla versione 4.1.100.Final, libreria 'org.redisson:redisson' alla versione 3.23.5 e libreria 'org.jboss.marshalling:*' alla versione 2.1.3.SP1
    ...

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GovWay v3.3.13.p1

06 Sep 10:03
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Bug Fix

Sono state risolte le seguenti vulnerabilità relative ai jar di terza parte:

  • CVE-2023-2976: aggiornata libreria 'com.google.guava:guava' alla versione 32.1.1-jre;

  • CVE-2023-34034: aggiornata libreria 'org.springframework.security:*' alla versione 5.8.5;

  • CVE-2023-34462: aggiornata libreria 'io.netty:*' alla versione 4.1.94.Final.

Sono stati risolti i seguenti bug:

  • corrette le seguenti anomalie relative al profilo di interoperabilità 'ModI':

    • risultavano le stesse informazioni sulle organizzazioni prelevate dalla PDND relativamente a chiamate (clientId) differenti;

    • dopo un upgrade all'ultima versione 3.3.13 si otteneva l'errore "[GOVWAY-6] - EccezioneProcessamento: per abilitare la proprietà è richiesto che sia abilitata la gestione delle chiavi PDND" se il file di proprietà esterno 'govway_local.properties' non veniva aggiornato con le differenze introdotte nell'ultima versione riguardanti la gestione delle chiavi 'PDND'. La problematica è stata risolta in modo che l'errore non avvenga anche se non vengono aggiornati i file locali;

  • nel profilo di interoperabilità 'SPCoop' è stato rivisto l'utilizzo dell'identificativo numerico del nodo in modo da utilizzare il "padding" corretto in presenza di 2 cifre;

  • utilizzando la configurazione di Apache suggerita per inoltrare il certificato TLS ('RequestHeader set SSL_CLIENT_CERT "%{SSL_CLIENT_CERT}s" "expr=-n %{SSL_CLIENT_CERT}"') avviene un inoltro dell'header in una formato che non veniva supportato da GovWay: PEM su una unica linea dove i ritorni a capo venivano sostituiti da spazi. È stato aggiunto il supporto.

Sono state corrette alcune anomalie riguardanti la consegna asincrona:

  • i messaggi serializzati su database contenevano informazioni "inconsistenti" se utilizzati dopo un upgrade di versione di GovWay. In particolar modo l'identificativo di protocollo (trasparente, modi, spcoop...) non veniva risolto correttamente causando una mancata registrazione della diagnostica, dei messaggi e dei dati relativi alla consegna asincrona (nella transazione) per le nuove consegne effettuate con la versione del software aggiornata;

  • l'informazione di contesto sul nome della porta invocata non era presente in un messaggio trasformato e causava un errore simile al seguente: "Errore avvenuto durante la consegna HTTP: Errore durante la raccolta delle informazioni necessarie alla funzione di proxy pass reverse: [getPortaApplicativa]: Parametro non definito (idPA.getNome() is null)".

Per la console di gestione sono stati risolti i seguenti bug:

  • modificando la configurazione di una fruizione o di una erogazione (es. sicurezza messaggio) era necessario effettuare due volte l'operazione 'Rimuovi dalla Cache' per far sì che la modifica venisse effettivamente vista dal runtime;

  • in un ambiente multi-tenant la creazione di un applicativo con credenziali api-key, dove il soggetto di dominio interno non veniva selezionato attraverso le voci in alto a destra nella console ma utilizzando la select list presente nella form di creazione, non funzionava correttamente poichè le credenziali generate venivano assegnate al soggetto presente inizialmente nella maschera di creazione e non al soggetto successivamente selezionato;

  • se su una API REST venivano caricati schemi XSD, il download della 'XSD Schema Collection' produceva l'errore: "Content is not allowed in prolog.";

  • nella maschera di resoconto dei dati di una trasformazione della richiesta, dopo aver effettuato una operazione di salvataggio, i link sugli header http e/o sui parametri della url non riportavano il numero corretto di header/parametri precedentemente configurati e veniva sempre indicato il valore '0';

  • corretti alcuni errori che procuravano il fallimento dell'importazione di configurazione tramite 'wizard'.

Per le API di monitoraggio sono stati risolti i seguenti bug:

  • nel dettaglio di una transazione veniva restituito un elemento vuoto 'informazioni_token:{}' nel caso in cui la gestione della richiesta non prevedesse un token; se non valorizzato adesso l'elemento non viene prodotto.

GovWay v3.3.13

27 Jun 15:54
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Miglioramenti al Profilo di Interoperabilità 'ModI'

Il profilo di interoperabilità 'ModI' è stato adeguato agli aggiornamenti AGID sulle Linee Guida di Interoperabilità indicati nella determina n.128 del 23 maggio 2023.

Sono ora supportati anche i seguenti nuovi pattern di sicurezza:

  • 'INTEGRITY_REST_02'
  • 'AUDIT_REST_01'
  • 'AUDIT_REST_02'

L'insieme dei claim da includere nel JWT di Audit 'Agid-JWT-TrackingEvidence' è configurabile consentendo di definire insiemi differenti da associare alle API.

La validazione dei token di tipo AUDIT o INTEGRITY ricevuti può essere effettuata anche utilizzando una validazione 'PDND' configurata per prelevare la chiave pubblica del mittente tramite le API di interoperabilità esposte dalla PDND. La chiave viene poi memorizzata in una cache locale e mantenuta aggiornata tramite gli eventi, emessi dalla PDND, relativi alle chiavi prelevate.

Sono inoltre stati apportati i seguenti miglioramenti:

  • è stata rivista la definizione del pattern di sicurezza nella API al fine di indicare chi genera il token ID_AUTH tra il mittente e la PDND;

  • aggiunta possibilità di arricchire la traccia di informazioni relative al client-id presente nel token 'ID_AUTH' attraverso informazioni prelevate utilizzando le API della PDND;

  • nella personalizzazione dei keystore è adesso possibile utilizzare una chiave privata, protetta da password o meno, nei formati pkcs1 o pkcs8 in codifica PEM o DER;

  • aggiunta possibilità di utilizzare un keystore JWK sia come keystore che come truststore;

  • migliorata diagnostica emessa in presenza di una richiesta con pattern 'INTEGRITY_REST' che presenta l'header digest e un payload http vuoto. L'errore che veniva segnalato nel diagnostico era fuorviante poichè indicava: "Header HTTP 'digest', dichiarato tra gli header firmati, non trovato". Adesso invece l'errore riportato è il seguente: "Header HTTP 'Digest' presente in una risposta con http payload vuoto".

  • risolto bug di verifica audience; l'anomalia avveniva in presenza di erogazioni configurate con un valore di audience di default e operazioni suddivise in gruppi di configurazione differente. Per le operazioni associate a gruppi di configurazione diverse da quello predefinito la verifica dell'audience falliva erroneamente.

Miglioramenti alla gestione degli archivi delle chiavi

Nelle Token Policy sia di validazione che di negoziazione e negli Attribute Authority è stato aggiunto il supporto per i seguenti archivi:

  • 'Key Pair': chiave pubblica e privata, protetta da password o meno, nei formati pkcs1 o pkcs8 in codifica PEM o DER;

  • 'Public Key': chiave pubblica in codifica PEM o DER;

  • 'JWK Set': l'archivio è adesso utilizzabile in tutti i contesti in cui è definibile un keystore o un truststore.

La funzionalità 'Verifica Certificati' è stata migliorata al fine di:

  • supportare i nuovi tipi di archivio;

  • aggiungere la verifica di accesso alla chiave privata tramite la password fornita per i tipi di archivio già esistenti (JKS, PKCS12, ...).

Miglioramenti alla funzionalità di Autenticazione

Il gestore delle credenziali, utilizzabile per l'autenticazione dei certificati client ottenuti tramite header HTTP, supporta adesso anche la decodifica HEX.
È stata inoltre aggiunta la possibilità di decodificare i certificati ricevuti in qualsiasi modalità supportata, prima provando la decodifica 'urlEncoded', in caso di fallimento la decodifica 'base64' e infine la decodifica 'hex'.

Miglioramenti alla funzionalità di Registrazione dei Messaggi

È adesso possibile definire 'white-list' o 'black-list' per gli header HTTP da registrare sia a livello di singola erogazione o fruizione tramite le proprietà, sia a livello globale nel file govway_local.properties.

La funzionalità consente di specificare le liste sia sui singoli flussi (richiesta-ingresso, richiesta-uscita, risposta-ingresso, risposta-uscita) sia differenziando tra erogazione e fruizione.

Miglioramenti all'Installer

Sono stati apportati i seguenti miglioramenti all'installer binario:

  • aggiunti script di svecchiamento delle tracce per tipo di database postgresql e oracle;

  • l'esecuzione in modalità testuale ('./install.sh text') rimaneva bloccata in caso di tipologia d'installazione 'Aggiornamento' durante la selezione della 'Versione Precedente'.

Inoltre la modalità "gestione dei nodi dinamica", indicata per le installazioni in cloud e selezionabile con una installazione in modalità avanzata, è stata modificata per rendere utilizzabile la soluzione anche in architetture cloud dove i nodi runtime (pod) non risultano invocabili tra di loro.

Nomenclatura

Il nome di un soggetto, escluso che per il profilo di interoperabilità SPCoop, può adesso essere definito anche tramite il carattere '-'.

Bug Fix

Sono state risolte le seguenti vulnerabilità relative ai jar di terza parte:

  • CVE-2023-33201: aggiornata libreria 'org.bouncycastle:*' alla versione 1.74;

  • CVE-2023-34411: aggiornata libreria 'com.fasterxml.woodstox:woodstox-core' alla versione 6.5.1, 'org.apache.cxf:*' alla versione 3.6.1 e 'org.ow2.asm:asm' alla versione 9.5;

  • CVE-2020-8908: aggiornata libreria 'com.google.guava:guava' alla versione 32.0.0-jre;

  • CVE-2023-33264: aggiornata libreria 'com.hazelcast:hazelcast' alla versione 5.3.0;

  • CVE-2023-20862: aggiornata libreria 'org.springframework.security:spring-security-*' alla versione 5.8;

  • CVE-2017-9096, CVE-2022-24196 e CVE-2022-24197: sostituita libreria 'com.lowagie:itext' versione 2.1.7.js7 con le librerie 'org.apache.pdfbox:*' versione 2.0.27 e 'com.github.dhorions:boxable' versione 1.7.0.

Sono stati risolti i seguenti bug:

  • (#133) tentando di avviare la piattaforma GovWay sotto Windows si otteneva un errore causato dal mancato supporto agli attributi posix: "java.lang.UnsupportedOperationException: 'posix:permissions' not supported as initial attribute";

  • (#128) l'accesso ad un keystore pkcs12 creato importando un archivio pkcs12 al suo interno falliva con il seguente errore: "keystore password was incorrect";

  • su database SQLServer veniva segnalato il seguente errore dovuto ad una colonna definita in minuscolo e riferita nella query in maiuscolo: "ERROR .... [GestoreCorrelazioneApplicativa.getCorrelazioniStoriche] errore, queryString[SELECT TOP 50 id,SCADENZA FROM CORRELAZIONE_APPLICATIVA WHERE ( ORA_REGISTRAZIONE < ? )]: Invalid column name 'ORA_REGISTRAZIONE'.";

  • nella configurazione di default, su API SOAP, il riconoscimento dell'operazione avviene comparando il path indicato dopo la base-url rispetto alle operazioni della API. Il riconoscimento dell'operazione basata sulla url non funzionava correttamente in presenza di una url formata da molteplici endpoint come ad esempio: "http://host/govway/ente/service/v1/azione1,http://host/govway/ente/service/v1/azione3". L'operazione che veniva erroneamente individuata era 'azione3'. La problematica risiedeva nell'espressione regolare generata per default dalla console di configurazione e associata alla funzionalità di identificazione dell'operazione, nell'esempio:

    • .*/(?:gw_)?ente/(?:gw_)?service/v1/([^/\|^?]*).*

    L'espressione è stata corretta in:

    • /(?:gw_)?ente/(?:gw_)?service/v1/([^/?]*).*

Per la console di gestione sono stati risolti i seguenti bug:

  • l'apertura di un nuovo tab tramite le breadcump rendeva la console inutilizzabile sul nuovo tab. Per provocare l'anomalia si doveva procedere come segue:

    • aprire una lista di api, erogazioni, fruizioni, soggetti o applicativi;
    • entrare nel dettaglio di un oggetto;
    • cliccare con il tasto destro sulla breadcump che indica l'elenco degli oggetti ed aprire un nuovo tab;
    • spostarsi sul nuovo tab;
    • entrare nel dettaglio di un oggetto qualsiasi: la console andava in errore.
  • la maschera di creazione di un soggetto con profilo di interoperabiltà 'API Gateway' o 'ModI' consente adesso di crearlo con una tipologia 'Fruitore' senza dover obbligatoriamente fornire delle credenziali; lo scenario serve a definire il soggetto che verrà poi associato all'applicativo fruitore che possiede le credenziali.

GovWay v3.3.12

19 Apr 07:11
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Miglioramenti alla funzionalità di Validazione Token

In una token policy di validazione è adesso possibile definire una validazione JWT che identifica il certificato all'interno del truststore, da utilizzare per la validazione, attraverso il 'kid' presente nell'header del token.

Miglioramenti alla funzionalità dei Connettori

È adesso possibile configurare GovWay per utilizzare una configurazione https differente da quella ereditata dalla jvm, oltre che tramite la configurazione specifica di un connettore https, attraverso un repository di configurazioni definite tramite file di proprietà.

Il nome e la posizione del file di proprietà è configurabile a livello di singola API.

Il nome del file indicato può contenere delle macro, risolte a runtime dal gateway, per creare dei path dinamici (es. un keystore differente per ogni applicativo).

Miglioramenti alla funzionalità di Trasformazione

Tra le informazioni dinamiche utilizzabili all'interno di trasformazioni è adesso possibile riferire anche l'identificativo di correlazione applicativa.

Nelle consegna di una notifica asincrona, attivando una trasformazione, è adesso possibile accedere oltre che alla richiesta e alla risposta della transazione sincrona anche al contesto di tale transazione.
È stata inoltre risolta un'anomalia che provocava la mancata esecuzione di una trasformazione se, tra i criteri di applicabilità, veniva utilizzato il connettore associato all'implementazione dell'API.

Bug Fix

Sono state risolte le seguenti vulnerabilità relative ai jar di terza parte:

  • CVE-2023-20863: aggiornata libreria 'org.springframework:spring-expression' alla versione 5.3.27

  • CVE-2023-1436: aggiornata libreria 'org.codehaus.jettison:jettison' alla versione 1.5.4

  • CVE-2023-1370: aggiornata libreria 'net.minidev:json-smart' alla versione 2.4.10

  • CVE-2023-20861: aggiornata libreria 'org.springframework:spring-*' alla versione 5.3.26

  • CVE-2022-42003: aggiornata libreria 'com.fasterxml.jackson.core:jackson-databind' alla versione 2.14.2

Per la console di gestione sono stati risolti i seguenti bug:

  • l'accesso alle maschere di configurazione delle proprietà di sistema, delle regole di proxy pass, delle regole di response caching e dei canali produceva un errore inatteso;

  • durante l'aggiornamento dell'interfaccia OpenAPI o WSDL di una API, se l'utente decideva di annullare l'aggiornamento la console andava in errore e nel log veniva riportato un errore simile al seguente: 'Parametro [_csrf] Duplicato';

  • caricando un'interfaccia OpenAPI 3 contenente una descrizione del corpo della richiesta, di una risposta o di un parametro superiore ai 255 caratteri si otteneva un errore inatteso sulla console;

  • la verifica dei certificati, su erogazioni/fruizioni ModI, andava in errore se veniva impostata una OCSP Policy.

Per la console di monitoraggio sono stati risolti i seguenti bug:

  • i tempi medi di risposta riportati nei report statistici non venivano correttamente calcolati in presenza di campionamenti statistici che presentavano variazioni di risultati importanti tra un campionamento ed un altro come ad esempio in presenza di richieste terminate correttamente e richieste terminate con un 'read timeout' (2 minuti).

GovWay v3.3.11

10 Mar 10:43
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Miglioramenti al Profilo di Interoperabilità 'ModI'

Sono stati apportati i seguenti miglioramenti:

  • viene adesso supportato una nuova modalità di fruizione ModI in cui il keystore utilizzato per la firma viene associato direttamente alla fruizione, in alternativa alla modalità già esistente in cui il keystore viene associato all'applicativo mittente;

  • aggiunta la possibilità di definire una token policy di negoziazione in cui i dati relativi al keystore, al KID e al clientId possono essere configurati nelle fruizioni con connettore che utilizza token policy con tali caratteristiche;

  • rivista la label 'Contemporaneità Token Authorization e Agid-JWT-Signature' in 'Coesistenza Token Authorization e Agid-JWT-Signature';

  • aggiunta la possibilità di registrare nelle fruizioni proprietà relative ad uno specifico applicativo mittente. La funzionalità è utilizzabile per configurare in una fruizione purposeId differenti per ogni applicativo mittente. Analogamente è ora possibile registrare proprietà diverse per ogni applicativo rispetto all'api invocata.

Miglioramenti alla funzionalità di Negoziazione Token

In una token policy di negoziazione è adesso possibile personalizzare i seguenti parametri della chiamata verso l'authorization server:

  • metodo http;
  • eventuale content-type e payload;
  • aggiunta di header http;
  • definire credenziali http-basic, http-bearer e l'invio di un certificato tls client;
  • personalizzazione del parsing della risposta.

Inoltre anche nelle modalità di negoziazione standard già esistenti è stata aggiunta la possibilità di aggiungere header http personalizzati nella richiesta.

Infine è stato migliorato il tooltip visualizzato sul connettore di una erogazione in modo da visualizzare l'eventuale token policy associata.

Miglioramenti alla funzionalità di Tracciamento

La traccia prodotta da GovWay è stata arricchita:

  • delle date di acquisizione completata degli stream in ingresso e di completamento della spedizione dei messaggi in uscita;
  • del token ricevuto in caso di validazione fallita;
  • delle informazioni inviate e della risposta ricevuta in caso di negoziazione token fallita.

La diagnostica è stata arricchita al fine di individuare:

  • negoziazione di un token;
  • registrazione dei messaggi.

Le informazioni sui messaggi di richiesta e di risposta visualizzate nel dettaglio di una transazione, tramite la console 'govwayMonitor', sono state riorganizzate per una migliore comprensione.

La latenza totale di una transazione viene adesso calcolata in base al momento in cui la spedizione dei messaggi in uscita verso il client sia stata completata.

Il termine 'latenza servizio' è stato rinominato in 'tempo di risposta servizio' in tutti i report statistici.

Miglioramenti alla Console di Gestione

Sono stati apportati i seguenti miglioramenti alla console di gestione:

  • è adesso possibile effettuare ricerche di erogazioni e fruizioni rispetto allo stato della configurazione relativa alle seguenti funzionalità:

    • stato dell'API;
    • autenticazione token;
    • autenticazione trasporto;
    • rate limiting;
    • validazione;
    • response caching;
    • trasformazioni;
    • correlazione applicativa;
    • sicurezza messaggio;
    • gestione mtom;
    • registrazione dei messaggi;
    • gestione CORS;
  • per i soggetti e per gli applicativi è stata aggiunta la possibilità di effettuare ricerche rispetto all'Issuer del certificato associato;

  • aggiunta la possibilità di registrare le classi dei plugin che implementano funzionalità personalizzabili relative al parsing delle risposte in una Token Policy di validazione o negoziazione e in una Attribute Authority.

Bug Fix

Sono state risolte le seguenti vulnerabilità relative ai jar di terza parte:

  • CVE-2022-45688: aggiornata libreria 'org.json:json' alla versione 20230227;

  • CVE-2023-24998: aggiornata libreria 'commons-fileupload' alla versione 1.5 .

Sono stati risolti i seguenti bug:

  • l'autorizzazione puntuale in una erogazione con profilo di interoperabilità 'ModI' non veniva effettuata se la lista degli applicativi autorizzati veniva lasciata vuota;

  • le regole di autorizzazione definite nell'autorizzazione dei contenuti o nell'autorizzazione per token claims non venivano controllate nell'ordine in cui erano state configurate;

  • la validazione di un token che presentava date (exp,iat,nbf) serializzate in un formato numerico esponenziale falliva generando un errore simile al seguente: 'Token non valido: For input string: "1.67"'

Per la console di gestione sono stati risolti i seguenti bug:

  • il controllo dei certificati di una token policy di negoziazione andava in errore quando la modalità scelta era 'Definito nell'applicativo ModI';

  • non era più possibile creare una token policy in caso di servizi OCSP disabilitati (file ocsp.properties non presente o nessuna policy definita al suo interno);

  • sono stati corretti i seguenti problemi relativi alla configurazione dell'autorizzazione per contenuti:

    • se nelle regole erano presenti commenti (#) potevano presentarsi segnalazioni errate dovuti a 'commenti duplicati' quando la linea inserita era la stessa in due o più righe;

    • in alcuni casi l'ordine di inserimento delle regole non veniva preservato in fase di salvataggio;

    • non venivano gestite correttamente più entry con la stessa chiave (la stessa problematica è stata risolta anche nella configurazione dell'autorizzazione per token claims).

Per la console di monitoraggio sono stati risolti i seguenti bug:

  • risolta problematica che non consentiva di visualizzare la scheda dei messaggi duplicati nel dettaglio di una transazione.

GovWay v3.3.10

24 Jan 07:56
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Miglioramenti alle funzionalità di Sicurezza

È stato introdotto il supporto al protocollo Online Certificate Status Protocol (OCSP), descritto nel RFC 2560, che consente di verificare la validità di un certificato senza ricorrere alle liste di revoca dei certificati (CRL).

GovWay consente di definire differenti molteplici policy OCSP, ad ognuna delle quali è possibile attribuire una modalità di validazione del certificato differente rispetto a vari parametri: dove reperire la url del servizio OCSP a cui richiedere la validità del certificato e il certificato dell’Issuer che lo ha emesso, come comportarsi se un servizio non è disponibile, eventuale validazione CRL alternativa etc.

Una policy OCSP è utilizzabile nelle seguenti funzionalità per attuare una validazione OCSP dei certificati presenti:

  • Profilo di Interoperabilità ModI: certificato utilizzato all'interno dei token di sicurezza 'ID_AUTH' e 'INTEGRITY';

  • Connettore HTTPS: certificato server;

  • WSSecurity e JOSE: certificato utilizzato per firmare il messaggio;

  • Token OAuth: certificato utilizzato per firmare il token;

  • Autenticazione HTTPS: certificato client;

  • Frontend HTTPS: certificati X.509 inoltrati a GovWay su header http dai frontend dove viene attuata la terminazione tls (Apache httpd, IIS, etc).

Miglioramenti alla gestione dei Certificati X.509

È adesso possibile caricare un certificato, da associare ad un applicativo o ad un soggetto, anche nei seguenti formati:

  • pkcs7 (p7b);

  • certificate chain.

Per ogni certificato è adesso possibile accedere anche alle seguenti informazioni:

  • ottenere i 'subject alternative names' presenti nel certificato;

  • accedere all'oggetto 'extensions' generico che raccoglie tutte le estensioni presenti nel certificato.

Miglioramenti all'Installer

Nello script SQL generato per SQLServer è stata aggiunta una nota iniziale che indica il charset 'UTF-8' e la collection 'case sensitive' da utilizzare.

Bug Fix

La lista completa dei bug risolti è disponibile in https://govway.readthedocs.io/it/latest/releaseNotes/3.3.10/bug.html

Sono state risolte le seguenti vulnerabilità relative ai jar di terza parte:

  • CVE-2022-46364: aggiornate librerie 'org.apache.cxf:cxf-*' alla versione 3.5.5 (e dipendenza org.ow2.asm:asm alla versione 9.4);

  • CVE-2022-41915: aggiornate librerie 'io.netty:netty-*' alla versione 4.1.86.Final.

Sono stati risolti i seguenti bug:

  • le operazioni riguardanti richieste definite tramite WSDL con stile rpc, non venivano riconosciute dal processo di lettura delle informazioni SOAP in streaming;

  • aggiunta proprietà 'validation.rpc.rootElementUnqualified.accept', configurabile nell'erogazione o nella fruizione, che consente di indicare se devono essere accettate o meno richieste RPC il cui root-element non appartiene ad alcun namespace in modo da poter disattivare il comportamento di default del prodotto che consente di accettare le richieste al fine di essere compatibile con framework soap datati;

  • un utilizzo di configurazioni che prevedono keystore PKCS12 o CRL in formato PEM su GovWay dispiegato nell'application server JBoss EAP 7.3 (aggiornato all'ultimo patch level) provocava il seguente errore: "java.lang.NoClassDefFoundError: org/bouncycastle/util/encoders/Base64 at org.bouncycastle.jcajce.provider.asymmetric.x509.PEMUtil.readPEMObject()";

  • la risoluzione dinamica di una risorsa che riferiva un metodo con un parametro contenente un punto non funzionava;

  • risolto problema di caching delle richieste su API SOAP, in alcune condizioni limite di errore, dove avveniva una inviduazione errata dell'azione.

Per la console di gestione sono stati risolti i seguenti bug:

  • la selezione di un numero di Entries da visualizzare differente dal default (20) provocava uno stato di attesa infinito della console causato dall'errore: "Uncaught ReferenceError: selectedIndex is not defined";

  • la verifica CSRF falliva erroneamente dopo un controllo dei riferimenti di un oggetto in 2 scenari d'uso differenti:

    • entrando nel dettaglio un soggetto (o applicativo o ruolo o scope), controllando i riferimenti dell'oggetto e successivamneto provandolo a salvare;

    • nelle liste controllando i riferimenti di un oggetto e successivamente provandolo ad eliminare;

  • era erroneamente concesso modificare la token policy associata ad un applicativo anche se quest'ultimo risultava censito puntualmente nel controllo degli accessi di una erogazione o fruizione;

  • la modifica delle credenziali di un applicativo di dominio esterno, per il profilo di interoperabilità 'ModI', non funzionava nel caso di credenziali di tipo 'Authorization PDND' o 'Authorization OAuth' nei seguenti casi:

    • modifica dell valore dell'identificativo;

    • aggiunta o eliminazione di un certificato X.509 all'autorizzazione per gestire l'integrità.

GovWay v3.3.9.p3

12 Dec 08:11
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Miglioramenti alla gestione dei Certificati X.509

Per ogni certificato è adesso possibile accedere anche alle seguenti informazioni:

  • verificare se una Certificate Policy è presente o meno sul certificato ed accedere alle informazioni interne della policy;

  • verificare i basic constraints (CA, pathLen);

  • ottenere le Authority Information Access presenti nel certificato:

    • CA Issuers;
    • OCSP.
  • ottenere i CRL Distribution Points presenti nel certificato.

Bug Fix

Sono stati risolti i seguenti bug:

  • con interfacce OpenAPI complesse di grandi dimensioni la validazione dei contenuti utilizzando la libreria "swagger-request-validator" impiegava diversi secondi ad inizializzare lo schema, anche per richieste successive alla prima dove le informazioni vengono salvate in cache;

  • la negoziazione di un token in modalità 'SignedJWT' utilizzando un keystore di tipo 'JWK Set' falliva con il seguente errore: "Errore avvenuto durante la consegna HTTP: (Errore di Connessione) JWT Signature keystore password undefined";

  • sono state risolte le seguenti vulnerabilità relative ai jar di terza parte:

    • CVE-2021-37533: aggiornata libreria 'commons-net' alla versione 3.9.0;
    • CVE-2022-40150: aggiornata libreria 'jettison' alla versione 1.5.2.

Per la console di gestione sono stati risolti i seguenti bug:

  • utilizzando il database SQLServer l'accesso alla pagina di configurazione di una erogazione o fruizione produceva il seguente errore SQL: "ERROR ... org.openspcoop2.core.mapping.DBMappingUtils._mappingErogazionePortaApplicativaList: Ambiguous column name 'descrizione'";

  • la selezione della modalità 'interfaccia avanzata', tramite la voce presente nel menù in alto a destra, presentava le seguenti problematiche:

    • la modalità selezionata veniva erroneamente visualizzata anche accedendo al profilo dell'utenza, invece dei criteri configurati in maniera persistente per quell'utente;

    • anche se veniva selezionata la modalità 'interfaccia avanzata', la selezione di connettori differenti da http (jms, file, ...) non era disponibile se il profilo persistente associato all'utente era definito come 'interfaccia standard';

  • la modifica del keystore di un applicativo ModI, nella sezione 'Sicurezza Messaggio', provocava un errore e nel file di log era presente la segnalazione: "Parametro [confSSLCredWizStep] Duplicato.";

  • effettuando un export contenente la configurazione di un soggetto diverso dal soggetto di default dichiarato nell'installer, la successiva importazione dell'archivio in un'installazione in cui tale soggetto fosse stato definito come soggetto di default provocava una inconsistenza delle configurazioni, segnalata dalla console al momento del login.